Nel risolvere un problema ciò che conta
è sempre la migliore soluzione per il cliente!
Tecnicamente progettiamo, costruiamo e supportiamo tecnologie d’automazione per macchine ed impianti industriali, controllo di processo, building automation e business intelligence.
Praticamente accogliamo le esigenze dei clienti ponendoci come partner strategici in grado di soddisfare le loro richieste attraverso la realizzazione di sistemi di automazione chiavi in mano.
E ci riusciamo grazie ad un metodo lavorativo che pone il cliente (e le sue esigenze) permanentemente al centro di un progetto che non termina in alcun modo al momento della fatturazione.
Com’è possibile?
In primo luogo grazie alla formazione, che da noi è intesa come “continua”. I professionisti che lavorano con noi sono consapevoli del fatto che la tecnologia muta velocemente. Per questa ragione dedichiamo un’importante quota delle nostre risorse ingegneristiche alle attività formative per studiare ed internalizzare i costanti processi evolutivi propri del nostro settore.
Ma pur essendo la formazione una componente fondamentale del nostro modo di intendere la consulenza, non avremmo mai potuto raggiungere certi traguardi senza quello che amiamo chiamare “il pensiero laterale di Sepam”.
Cos’è il pensiero laterale di Sepam?
Per abitudine davanti ad un problema siamo portati ad interrogarci basandoci su un unico punto di vista, il nostro. Cosa succederebbe, invece, se ci sforzassimo di analizzarlo da un’angolazione totalmente diversa? La risposta a questa domanda rappresenta ciò che chiamiamo “pensiero laterale” e cioè la capacità di guardare le cose da diverse prospettive abbandonando un modo di pensare comodo ma fuorviante.
Nel risolvere un problema ciò che conta è sempre la migliore soluzione per il cliente!
Le valutazioni soggettive possono portarci fuori strada regalandoci l’illusione che l’approccio studiato sia il migliore possibile per la risoluzione di un problema.
Per far sì che questo ragionamento non diventi un limite abbiamo bisogno di fare un passo in più, per aprire la mente a nuovi potenziali scenari distruggendo quelle convinzioni che possono rivelarsi dannose con il solo scopo di creare un nuovo modo di pensare.